Notte Europea dei Musei 2015

16 MAGGIO 2015 ore 21.30

Il sapore della notte: il pane e le stelle

“Acqua,farina,lievito…pane” 

Il pane, in occasione della Notte Europea dei Musei, è oggetto di una serie d’iniziative che coinvolgono diversi comuni ed enti culturali posti all’interno del Distretto Culturale Pianura Est della Città Metropolitana di Bologna.

Il tema dell’esposizione collettiva, che si è inteso proporre a una serie di artisti tradizionalmente vicini alla galleria Il ponte, s’ispira ai tre elementi enunciati nel titolo che danno origine, combinati e cotti in modo diverso secondo clima, latitudine e storia, a un cibo universale.

Riunire vari artisti al desco della galleria voluta dalla famiglia Maccaferri, vuole essere un auspicio per costruire nuovi appuntamenti, originando una fermentazione culturale che al centro abbia come protagonisti chi la pratica e la sostiene e non coloro che la sfruttano.

Nell’arte, il pane, è un incontro consueto e richiama il coinvolgimento di tutti i sensi, particolarità che ogni cibo, crudo o cotto, possiede.

Se crudo evidenzia il legame diretto con la natura, se cucinato, diventa testimonianza di un processo culturale e di un sapere che attraversa le generazioni in comunicazione tra loro senza rotture e conflitti traumatici.

Il cibo, collocato nella sua destinazione usuale e finale, cioè la tavola, può assumere un valore simbolico, diventare un segno e di conseguenza oggetto di comunicazione.

Il pane, nutrimento del corpo, richiama il sostentamento della vita e per le implicazioni di lavoro e dedizione che comporta la sua produzione, richiama la socialità e la cooperazione.

Il consumarlo in convivialità è relazione e occasione di confronto. Non solo, e di aiuto vi è un’ampia tradizione che nasce da lontano e che coinvolge la spiritualità di tanti, consumare il pane è anche occasione per coinvolgere la memoria.

Ricerca, Lavoro, Memoria, Collaborazione, e altri elementi ancora da aggiungere liberamente ricorrendo ognuno alla propria esperienza, sono ingredienti richiamati dal pane quale oggetto concreto, l’accesso al quale soddisfa realmente e non virtualmente le umane necessità.

Gli artisti ferraresi, mischiati a qualche giuda che al pane dà altre forme e gusto, si radunino idealmente, ma perché no, anche fisicamente, al tavolo in occasione di una Prima Cena propedeutica ad altre che potranno, volendo, succedersi.

Tiberio Artioli

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