Presunti Contatti – Barbara Bicego
Dal 14 Maggio al 25 Giugno 2022
Presunti contatti (titolo della mostra in corso) comprende gli ultimi quattro anni di ricerca artistica della Bicego e presenta il ciclo dei suoi monotipi.
Il monotipo è una forma complessa di tecnica mista che unisce la pittura alla stampa e a ulteriori digressioni tecniche su carta o supporti analoghi.
L’iniziale fotografia viene stampata dall’autrice stessa, tramite gelatine fotosensibili su carte speciali in più passaggi in una sapiente alternanza di sovrapposizioni e strappi, di ritocchi o larghe campiture e pittura su cui la Bicego applica ulteriori e azzardate sovrapposizioni.
Immagine su immagine, poi tempere e olii e acrilici e pastelli e gelatine che strato dopo strato danno vita a creature mai viste, frutto di una casualità guidata ad arte, o meglio, di un “fare” che mette ordine in un caos apparente, una sorta di casualità guidata.
Nascono così soggetti spesso inaspettati, risultato imprevedibile di immagini previste.
Una galleria elegantissima e vibrante di creature che sembrano apparizioni e si manifestano come emerse da acque profonde, sfocate creature ed esseri sconosciuti, impercettibili e leggeri come un battito di ciglia.
Sembra una galleria di esseri microscopici divenuti giganti o impercettibili presenze di altri mondi, immagini dell’inconscio, creature fantastiche o fantasmi dalle forme bizzarre.
“Presunti contatti” sta a significare proprio questo:
il contatto con il nostro inconscio, con altri mondi, il contatto con l’invisibile o il microscopico, con la diversità e l’inaspettato, il contatto con il sogno e il fantastico, il contatto visibile all’occhio ma inspiegabile alla mente, reale o presunto.
Tecnicamente, come spiega l’autrice” il contatto è ciò che crea l’opera in quanto unione tra varie tecniche, contatto di numerose sovrapposizioni di stampa, gelatina dopo gelatina, immagine su immagine, uno strato di pittura dopo l’altro. Quando inizio il lavoro non so con precisione cosa succederà, perché è parte del procedimento sfruttare la componente casuale dei numerosi passaggi e l’eventuale apparizione di un’immagine che suggerisce nuove strade “.